Si manifesta così all'interno di una relazione intra-soggettiva, in quanto l'uomo non è un monolito, un atomo, ma risulta composto di due parti ,di cui una è detta migliore e l'altra peggiore .
Lo setsso Rousseuu, che sembrava resistere più di altri geometri del diritto all'idea che il debitum si trovi solo all'interno della "relazione", tematizza l'intuizione che il soggetto nel voto assembleare , si sdoppi in una frazione , la quale definisce per porre il problema del problema del rapporto tra numeratore (che stà sopra) e il denominatore (che stà sotto), quest'ultimo condizionante perchè l'essere del numeratore è determinato dall'essere del dominatore .
Il meccanismo del debitum si può riconoscre , dunque, anche nella frazione ipotizzata da Rousseau, in quanto ciascuno si sente parte di un tutto ( e il tutto è il popolo ) e ciascuno viene definito in relazione al popolo.
Il contratto sociale , che vorrebbe rendere ragionevoli , benefici e utili quei rapporti che altrimenti sarebbero assurdi violenti e fonti di ogni maleficio, indica come anche nell'ambito della
"geometria legale" è necessario riconoscere che l'io è un composto dell'homme allo "stato di natura" e del citoyen parte della comunità .
Ed è questa la ragione per la quale Platone ci precisa che l'occuparsi delle mansioni altrui <
La violazione del dovere di stare al proprio posto è vista come un grave delitto contro il proprio stato proprio perchè si riconosce che anche nel singolo la giustizia è che le parti che compongono la sua anima non si prevarichino >>.
Occorre allora spostare la nostra attenzione sull'anima di ciascun uomo , composta da una parte che appetisce (tò epithymetikòn cioè bramoso , desideroso, concupiscibile, tutto inteso senza una connotazione peggiorativa ) e una parte che riflette ,(tò loghistikòn, che ha come radice logos, cioè la conoscenza.)
Il prevalere dell' appetito che, per natura , è insaziabile condurebbe l'animo nel caos e nella conflittualità , se non intervenisse il ragionamento a contenerne la spinta riportando nell'anima l'ordine (kosmos) , concordia (homònoia), sinfonia (symphonìa) e armonia (harmonìa).
Si badi bene che in questa operazione vi è anche un terzo elemento , che è il thymòs , cioè lo spirito , l'anima, indubbiamente di difficile traduzione.
Dal momento che anche il latino (spiritus,anima,e animus) ha una pluralitàdi significati (vita,sentimento ,volontà,pensiero,animo,sentimento ,coraggio, cuore, ardire, ardore, veemenza, sdegno, collera, ira, ma anche : animo ,volontà , desiderio , brama , inclinazione ; ed infine animo , mente ,pensiero ,parere ,indole, divisamento ).
Oppure verso il ragionare , il riflettere ,e può dunque aiutare il ragionare .
La "relazione" è garantita dalla gerarchia che è determinata dal razionale come parte migliore .
Questo per me è uno dei testi di "Filosofia del Diritto " più profondo che io abbia studiato .
Testo scritto da: Federico Casa .
Vi auguro una buona giornata .
Iside