martedì 22 settembre 2015

ARCANGELO MICHELE .

Per te Graziella e tutti .

Visita a Patmos - 

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A BIBBIA non menziona spesso la creatura spirituale di nome Michele, e comunque la menziona sempre mentre è in azione. Nel libro di Daniele, Michele lotta con gli angeli malvagi, nella lettera di Giuda disputa con Satana e in Rivelazione guerreggia con il Diavolo e i demoni. Sostenendo la sovranità di Geova Dio e combattendone i nemici, Michele si mostra all’altezza del suo nome, che significa: “Chi è simile a Dio?” Ma chi è Michele?

Ci sono persone che hanno più di un nome. Per esempio, il patriarca Giacobbe è chiamato anche Israele, e l’apostolo Pietro, Simone. (Genesi 49:1, 2; Matteo 10:2) Similmente la Bibbia indica che Michele è un altro nome di Gesù Cristo, prima e dopo la vita terrena. Esaminiamo le ragioni scritturali per cui si arriva a questa conclusione.

Arcangelo. Nella Parola di Dio Michele è definito “l’arcangelo”. (Giuda 9) Questo termine significa “angelo capo”. Notate che Michele è chiamato l’arcangelo. Questo fa pensare che esista solo un angelo del genere. Difatti nella Bibbia il termine “arcangelo” ricorre solo al singolare, mai al plurale. Inoltre si fa riferimento a Gesù in relazione al ruolo di arcangelo. Parlando del Signore Gesù Cristo, 1 Tessalonicesi 4:16 dice: “Il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo”. Quindi la voce di Gesù viene definita voce di  arcangelo. Questo versetto porta a ritenere che Gesù stesso sia l’arcangelo Michele.

Comandante. La Bibbia afferma che “Michele e i suoi angeli guerreggiarono contro il dragone . . . e i suoi angeli”. (Rivelazione 12:7) Quindi Michele è il Comandante di un esercito di angeli fedeli. Anche Gesù in Rivelazione è descritto al comando di un esercito di angeli fedeli. (Rivelazione 19:14-16) E l’apostolo Paolo menziona specificamente il “Signore Gesù” e “i suoi potenti angeli”. (2 Tessalonicesi 1:7) Quindi la Bibbia parla sia di Michele e dei “suoi angeli” che di Gesù e dei “suoi angeli”. (Matteo 13:41; 16:27; 24:31; 1 Pietro 3:22) Dal momento che la Parola di Dio non indica che in cielo ci siano due eserciti di angeli fedeli, uno capeggiato da Michele e uno capeggiato da Gesù, è logico concludere che Michele altri non è che Gesù Cristo nel suo ruolo celeste. *

                                                        





Le religioni cristiana, ebraica e le Tradizioni esoteriche hanno riservato all'Arcangelo Michele (il cui nome vuole dire Mi-Kha-El:"chi è come Dio?"), fin dai tempi antichissimi, un ruolo e un affetto particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà a livello individuale e collettivo, fino alla fine dei tempi, contro le forze del male. Sull'origine del nome, cfr il cap.XI del volume Il Lavoro alchemico e la ricerca della perfezione di O. M. Aïvanhov.
Il suo culto è molto diffuso a livello popolare: moltissime sono le località in Europa che hanno scelto Michele come loro patrono, innumerevoli sono le rappresentazioni artistiche, le chiese (spesso l´Arcangelo viene rappresentato sulle guglie dei campanili, quale guardiano delle Chiese contro il male) dedicate a Lui e le preghiere ufficiali e popolari che lo invocano.
"L'imperatore Costantino I a partire dal 313 d.C. gli tributò un culto intenso, fino a dedicargli il Micheleion, un imponente santuario fatto costruire in Costantinopoli. Carlomagno gli dedicò il Sacro Romano Impero, imitato poi dai sovrani francesi che, fino a Luigi XIII, gli dedicarono il loro regno. Singolare e misteriosa la linea retta con la quale sono collegabili tra loro i principali luoghi di culto dedicati a M., tutti eretti sui resti di antichi templi pagani, in luoghi dove in qualche modo si è manifestata la sua presenza. Tale linea, tracciata partendo dal Monte Carmelo (Palestina) per finire sul Monte di San M. (Inghilterra sud orientale), passa su Delos, Delphi, Monte Sant'Angelo (Gargano), Sacra di San M. (Valsusa) e Mont Saint Michel (Francia nord orientale, imponendosi all'attenzione degli studiosi di esoterismo. La sua interpretazione quale richiamo alla rettitudine ed al rispetto assoluto delle Leggi di Dio non è certo da escludersi (Gli Angeli fra noi, di G. Dembech, Ediz. L'Ariete, 1993).
Nella tradizione ebraica è in difensore del popolo eletto, simbolo della protezione divina sul popolo d'Israele.





Carissima /i   leggi e scrivimi magari privatamente e ti suggerisco bene cosa leggere.
Baci 
Iside 




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