Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Una Buona Giornata .
Iside
5 commenti:
Carissima Iside
che dirti...non ci sono parole...
solo Grazie!!!!!!!!!!
Baciiiiii
brava iside! complimenti !
Giuseppe , persone come te che portano nel cuore queste poesie sono esseri umani speciali grazie
Iside .
Roberta ho ripreso in mano vecchi libri della scuola ... il merito è tutto di Giuseppe che mi ha portato al passato un uomo che fa riflettere .. Grazie
Iside
Grazie a te,per la tua conoscenza e sapere che porti a noi...non è cosa da poco!
Buona giornata carissima ed a tutti quanti.
Baci
Magari qualcuno di voi può mandare via e mail una poesia preferita e io la pubblico come post per tutti .
Grazie Iside
Posta un commento